Il Comune di San Felice del Benaco ospita un convegno dedicato allo scultore gardesano Angelo Zanelli e al suo lavoro più celebre: i fregi del Vittoriano di Roma
Nella giornata di sabato 13 ottobre presso la Fondazione Cominelli di San Felice del Benaco si svolgerà un convegno dedicato allo scultore Angelo Zanelli.
Rappresentante significativo della cultura artistica bresciana, prolifico a livello nazionale ed internazionale, Zanelli è soprattutto noto per aver realizzato le sculture del monumento del Vittoriano a Roma.
Il monumento fu costruito tra il 1885 e il 1935 per ricordare Vittorio Emanuele II di Savoia e il Risorgimento.
Esso conserva inoltre l'Altare della Patria, adottando così la funzione di un tempio laico consacrato all'Italia.
Oltre al suo valore storico-artistico, gioca un duplice ruolo, sia per i significati ideologici insiti nella sua costruzione, (la volontà di definire un luogo per inneggiare in un primo momento all’Unità d’Italia e successivamente al valore identitario della Prima Guerra Mondiale) sia per il ruolo che possiede all’interno del tessuto urbano della città di Roma, in relazione alla tradizione della “classicità” della zona in cui è collocato.
Duplice matrice è anche riscontrabile nella sua costruzione, in cui la provincia bresciana ha un ruolo predominante. In esso vi riscontriamo l’aspetto storico-artistico, in relazione al fatto che il fregio all’Altare della Patria fu realizzato dallo scultore di San Felice di Scivolo, ora San Felice del Benaco, Angelo Zanelli, ma anche per un aspetto più propriamente economico-industriale, perché realizzato in pietra calcarea di Botticino.
Con queste premesse è nata la volontà da parte del Comune di San Felice del Benaco e della Fondazione Cominelli, con il coordinamento scientifico dell’architetto Davide Sigurtà, di realizzare un convegno che possa approfondire gli aspetti che hanno riguardato la provincia di Brescia in un’opera indubbiamente importante per la storia recente nazionale.
Il convegno è suddiviso in due momenti: il primo volto a conoscere la figura storica di Angelo Zanelli, il secondo per approfondire la sua opera al Vittoriano in relazione allo stato attuale di conservazione e valorizzazione.
Tra i relatori della mattinata Massimo Tedeschi, autore del libro “Altare della Patria: cento anni di un monumento ‘bresciano” nonché giornalista, editorialista del Corriere sella Sera e Michela Valotti dottore di ricerca in storia dell’arte e docente presso l’Università Cattolica di Brescia.
Nel pomeriggio gli interventi indagheranno aspetti più tecnici; tra i relatori Gabriella Musto, direttrice dell’Abbazia di Montecassino e del Monumento a Vittorio Emanuele II e Paolo Schirolli, Dottore di ricerca in scienze della terra e Responsabile del Museo di Scienze Naturali di Brescia. Chiuderà il convegno Ivan Confortini con un workshop pratico, in cui verranno illustrati gli antichi metodi di lavorazione del Botticino a cuiseguirà un breve confronto con membri delle realtà economiche dell’escavazione sul futuro e sulle opportunità di sviluppo del settore.
Il convegno si inserisce in un progetto biennale dedicato allo scultore, a 140 anni dalla nascita, infatti la prossima primavera, Palazzo Cominelli di San Felice di Benaco, ospiterà una mostra (dal 30 marzo al 4 maggio) incentrata sulla figura di Angelo Zanelli indagando non solo la sua figura pubblica di artista, ma svelandone anche gli aspetti più privati e personali, attraverso documenti e testimonianze alcuni dei quali inediti. La mostra sarà a cura di Rosanna Padrini Dolcini e Michela Valotti, in collaborazione con Brescia Musei.
Rappresentante significativo della cultura artistica bresciana, prolifico a livello nazionale ed internazionale, Zanelli è soprattutto noto per aver realizzato le sculture del monumento del Vittoriano a Roma.
Il monumento fu costruito tra il 1885 e il 1935 per ricordare Vittorio Emanuele II di Savoia e il Risorgimento.
Esso conserva inoltre l'Altare della Patria, adottando così la funzione di un tempio laico consacrato all'Italia.
Oltre al suo valore storico-artistico, gioca un duplice ruolo, sia per i significati ideologici insiti nella sua costruzione, (la volontà di definire un luogo per inneggiare in un primo momento all’Unità d’Italia e successivamente al valore identitario della Prima Guerra Mondiale) sia per il ruolo che possiede all’interno del tessuto urbano della città di Roma, in relazione alla tradizione della “classicità” della zona in cui è collocato.
Duplice matrice è anche riscontrabile nella sua costruzione, in cui la provincia bresciana ha un ruolo predominante. In esso vi riscontriamo l’aspetto storico-artistico, in relazione al fatto che il fregio all’Altare della Patria fu realizzato dallo scultore di San Felice di Scivolo, ora San Felice del Benaco, Angelo Zanelli, ma anche per un aspetto più propriamente economico-industriale, perché realizzato in pietra calcarea di Botticino.
Con queste premesse è nata la volontà da parte del Comune di San Felice del Benaco e della Fondazione Cominelli, con il coordinamento scientifico dell’architetto Davide Sigurtà, di realizzare un convegno che possa approfondire gli aspetti che hanno riguardato la provincia di Brescia in un’opera indubbiamente importante per la storia recente nazionale.
Il convegno è suddiviso in due momenti: il primo volto a conoscere la figura storica di Angelo Zanelli, il secondo per approfondire la sua opera al Vittoriano in relazione allo stato attuale di conservazione e valorizzazione.
Tra i relatori della mattinata Massimo Tedeschi, autore del libro “Altare della Patria: cento anni di un monumento ‘bresciano” nonché giornalista, editorialista del Corriere sella Sera e Michela Valotti dottore di ricerca in storia dell’arte e docente presso l’Università Cattolica di Brescia.
Nel pomeriggio gli interventi indagheranno aspetti più tecnici; tra i relatori Gabriella Musto, direttrice dell’Abbazia di Montecassino e del Monumento a Vittorio Emanuele II e Paolo Schirolli, Dottore di ricerca in scienze della terra e Responsabile del Museo di Scienze Naturali di Brescia. Chiuderà il convegno Ivan Confortini con un workshop pratico, in cui verranno illustrati gli antichi metodi di lavorazione del Botticino a cuiseguirà un breve confronto con membri delle realtà economiche dell’escavazione sul futuro e sulle opportunità di sviluppo del settore.
Il convegno si inserisce in un progetto biennale dedicato allo scultore, a 140 anni dalla nascita, infatti la prossima primavera, Palazzo Cominelli di San Felice di Benaco, ospiterà una mostra (dal 30 marzo al 4 maggio) incentrata sulla figura di Angelo Zanelli indagando non solo la sua figura pubblica di artista, ma svelandone anche gli aspetti più privati e personali, attraverso documenti e testimonianze alcuni dei quali inediti. La mostra sarà a cura di Rosanna Padrini Dolcini e Michela Valotti, in collaborazione con Brescia Musei.
Il convegno si terrà sabato 13 ottobre 2018 dalle ore 10:00 alle ore 18:30 presso la Fondazione Raffaele Cominelli, via Padre Santabona 9 a Cisano di San Felice del Benaco con ingresso gratuito.
Alcune immagini del convegno: